Michel Melot - bibliotecario e storico dell'arte francese - sosteneva che «la biblioteca è una macchina per trasformare la convinzione in conoscenza. La credulità in sapere»; per farlo, occorre mettere al centro della propria azione l’istruzione e le competenze, la ricerca, l’innovazione e – ultima ma non ultima - la società digitale.
Un compito, questo, che le biblioteche del Consorzio SBCR hanno fatto proprio da sempre.
Ma, affinché cultura e creatività si radichino in ogni territorio, è necessario che si sviluppi una profonda integrazione tra le biblioteche del territorio e le sempre più importanti e centrali biblioteche scolastiche; un'integrazione che non solo, come auspicato dalla linee guida dell'IFLA, possa contribuire a formare studenti esperti nell’informazione che partecipino in modo responsabile ed etico alla società, ma che aiuti la scuola ad aprirsi ancor di più all’esterno.
Ecco, quindi, che da alcuni anni la Fondazione Cultura Castelli Romani, su indicazione e con il pieno supporto del Sistema Bibliotecario Castelli Romani, sta lavorando alla creazione ed al sostegno di una rete di biblioteche scolastiche del territorio dei Castelli Romani: un progetto che, partendo proprio dall'obbiettivo primario del sostegno alla lettura, mira al potenziamento delle biblioteche delle scuole – primarie e secondarie - come ambienti di apprendimento e socialità, per fornire un ulteriore insieme qualificato e organizzato di servizi, risorse e attività.
La condivisione, il confronto, lo scambio di esperienze con le biblioteche scolastiche saranno fondamentali per ripensare funzioni e servizi delle biblioteche che, per citare Antonella Agnoli, tra le più autorevoli voci sul ruolo delle biblioteche, potranno – e dovranno – diventare delle vere e proprie “Piazze del sapere”, luoghi aperti, centri di riflessione e di condivisione dei saperi.
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